Tecar terapia? Funziona grazie alle proprietà del calore endogeno
Tra le diverse tecniche di fisioterapia, la Tecar terapia è sicuramente tra le più efficaci per accelerare il processo di guarigione di patologie traumatiche muscolari, ossee o articolari, tanto acute quanto croniche.
La Tecar si caratterizza per l’uso di un particolare dispositivo che, in base al principio di condensazione, è in grado di liberare energia, generare calore e, dunque, avere degli effetti benefici sul paziente.
Sebbene la Tecar sia stata inventata alla fine dell’Ottocento, è entrata stabilmente tra i trattamenti di fisioterapia solo dalla metà degli anni ’90; per l’esattezza nel 1995, anno in cui venne coniato il termine Tecar, acronimo di: Transfer Energy Capacitive and Resistive. In un primo tempo la Tecar era rivolta solo agli atleti professionisti, per poi essere diffusa ad un pubblico sempre più esteso. Oggi la Tecar terapia è utilizzata per curare molte patologie, da traumi post infortuni, a disturbi muscolari e osteoarticolari. In più, la Tecar terapia è molto efficace nei programmi riabilitativi post-operatori e nella cura di tutte le patologie dolorose della colonna vertebrale.
Questa versatilità della Tecar terapia deriva dal fatto che, a seconda della problematica, il fisioterapista può regolare l’energia erogata dal dispositivo. In particolare, attraverso la Tecar terapia si possono ottenere tre effetti biologici:
- aumentare il microcircolo,
- creare una vasodilatazione
- incrementare la temperatura interna del corpo.
In altre parole, la Tecar terapia è una termoterapia endogena, caratterizzata, non solo dall’essere una terapia basata sul calore ma, soprattutto, dal fatto che questo calore viene generato dal corpo leso.
Il valore terapeutico del calore, infatti, è conosciuto da tempo, ma nella maggior parte dei trattamenti è esogeno, ovvero, generato dall’esterno. Quindi, la vera particolarità della Tecar terapia è che il corpo del paziente assume un ruolo attivo nel processo di guarigione, producendo energia e, dunque, calore.
Come indica il termine stesso, la Tecar -Transfer Energy Capacitive and Resistive, si basa sull’uso di un macchinario che attiva un circuito Resistenza-Condensatore. Questo è composto da una piastra fissa che viene applicata sulla parte opposta a quella da trattare e da una piastra mobile con cui il fisioterapista massaggia l’area lesa. Tale area costituisce il “materiale isolante” attraverso cui passano le cariche elettriche, mosse dalla differenza di potenziale tra le due piastre. Tali cariche elettriche, il cui movimento genera il terapeutico calore endogeno, sono trasportate dagli elettroliti naturalmente presenti nei tessuti, come sodio, calcio, potassio e magnesio.
Come si può dedurre anche dal termine stesso, la Tecar terapia è in grado di agire su due livelli: Capacitive, modalità capacitativa, indicata per il trattamento dei tessuti molli, che hanno una bassa resistenza alla corrente, come muscoli, pelle, vasi sanguini e linfatici; e Resistive, o modalità resistitva, efficace per affrontare problemi ad ossa, articolazioni e cartilagini.
Gli effetti benefici della Tecar possono essere, dunque, molteplici, ma è bene tener presente che l’efficacia della terapia dipende dal modo in cui viene effettuata e della qualità del macchinario adoperato. Per questo è opportuno rivolgersi sempre a centri affidabili, gestiti da professionisti seri esperti nel trattamento delle diverse patologie.